Quante volte abbiamo pronunciato la frase “mens sana in corpore sano” nei nostri discorsi? Tantissime, sicuramente!
Questo modo di dire proviene dalla “penna” di Decimo Giungo Giovenale, un poeta latino vissuto nel I secolo d.C. a Roma, noto per la sua satira “indignata”, che nella X satira, in cui è contenuta la citazione, attacca in particolare l’ingorda tendenza degli uomini a desiderare tutto ciò che è vano ed effimero, dimenticando quello che è veramente necessario a costruire lentamente l’umana felicità.
Il poeta sferza coi suoi versi l’umanità intera, le cui preghiere agli dei sono piene del desiderio malato e smodato di ricchezza e potere. Proprio in questo contesto Giovenale scrive:
“Allora, se qualcosa vuoi chiedere ai numi…devi pregarli che ti diano una mente sana in un corpo sano!”. (Sat. X, vv. 355-356)
Il benessere psicofisico dell’uomo è dunque l’unico, vero desiderio che è giusto augurarsi di veder realizzato dalle divinità, per lasciarsi dietro tutti quei beni che sembrano soltanto tali, ma che in realtà non lo sono affatto.
Il pensiero di Giovenale, profondo e molto attuale, ci invita a riflettere su quanto è importante mantenere l’equilibrio interiore per affrontare quotidianamente la nostra vita.
A questo, dunque, possiamo associare le evidenze scientifiche della Pnei (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) sulla costante comunicazione tra i sistemi biologici che hanno consentito di poter riunire ciò che nella vita non si può separare: la mente e il corpo.
Mettiamoci in contatto con il nostro universo interiore
La Pnei ci dà la conferma che gli esseri umani sono integrati e non frammentati, complessi e non complicati, sono parte attiva della loro salute e non vittime inermi dei capricci del caso o di ingessate e ineluttabili eredità genetiche.
E’ chiaro, quindi, quanto sia importante prendere consapevolezza del proprio funzionamento psichico ed emotivo per garantire armonia e benessere al nostro organismo.
Noi siamo i nostri pensieri, emozioni, sensazioni, impulsi ed azioni.
A far muovere tutto ciò è la nostra energia vitale, che se non canalizzata in maniera adeguata può produrre dei blocchi energetici all’interno del nostro organismo, che improvvisamente smette di vibrare.
Secondo l’analisi bioenergetica, un metodo di psicoterapia che combina l’approccio verbale con quello corporeo, i blocchi muscolari impediscono il libero scorrere dell’energia. Per esempio, un diaframma cronicamente contratto, come una strettoia, interrompe l’onda respiratoria, provocando una respirazione superficiale. Il risultato è una diminuzione dell’apporto di ossigeno che provoca un abbassamento del livello energetico.
Una persona il cui flusso energetico è bloccato, ha perso una parte della sua vitalità e della sua personalità.
Questa perdita fa sì che questa persona si senta depressa, sia sempre in lotta e usi costantemente la forza di volontà per eseguire i compiti quotidiani. Diventa difficile mettersi in relazione con gli altri o provare piacere. La vita perde i suoi colori e diventa grigia, tetra.
Allora è necessario diventare “spazzini” della propria interiorità, ogni giorno dedicarsi a ripulire la “casa” in cui abitiamo da sempre, eliminando la “spazzatura” che, magari, ingeriamo ogni giorno senza esserne consapevoli.
Quali sono gli strumenti che, se utilizzati quotidianamente, ci aiutano a sbloccare la nostra energia, a “ripulirci” ed a vivere la vita con entusiasmo e positività?
Il primo fra tutti è la respirazione, profonda e consapevole.
Gli effetti positivi della respirazione li riscontriamo e a livello fisico e a livello psichico.
Infatti, attraverso la respirazione eliminiamo circa il 75% delle tossine che produciamo ogni giorno sotto forma di anidride carbonica.
E’ l’anidride carbonica che mantiene all’interno del nostro corpo in efficienza i sistemi tampone che stanno alla base dell’equilibrio acido-base.
Il respiro regola, inoltre, il ritorno venoso della vena cava inferiore, che se è addominale spinge verso l’alto il sangue, risucchiandolo dagli arti inferiori e migliorando il ritorno del sangue venoso al cuore e l’efficienza di tutto il sistema vascolare.
Fare esercizi quotidiani di respirazione ci garantisce un aumento delle prestazioni sportive, una migliore eliminazione delle scorie come l’acido lattico, un miglior ritorno venoso e un miglioramento della circolazione e quindi anche l’ossigenazione e nutrimento dei muscoli.
Migliora la digestione e l’evacuazione: attraverso la respirazione diaframmatica si massaggiano i visceri e con essi si migliora la peristalsi intestinale, favorendo l’evacuazione e migliorando il transito intestinale.
Migliora la postura e quindi aumenta il rilassamento muscolare.
Respirando impariamo a consapevolizzarci di tutte le contrazioni presenti nel nostro corpo ed impariamo a lasciarle andare, ritrovando una postura naturale e priva di forzature.
Libera le nostre emozioni bloccate. Gli schemi respiratori sono come una metafora di come viviamo la nostra vita; ed ognuno di noi ha uno schema respiratorio diverso. Quando restringiamo il nostro respiro, stiamo reprimendo e sopprimendo anche le nostre risposte emozionali, e probabilmente anche la nostra vita.
Quando modifichiamo il nostro schema respiratorio, le memorie immagazzinate vengono liberate, sentite, osservate, accettate e quindi prendiamo consapevolezza. Continuando a respirare, avviene l’integrazione e la trasformazione del respiro.
In parole povere il respiro ci consente di entrare in contatto profondo con noi stessi, di ascoltare il nostro corpo, la nostra mente e la nostra anima. Ci permette di ritrovare l’equilibrio interiore, migliorare la concentrazione in modo da gestire tutte le situazioni, anche quelle più stressanti, in maniera più presente e consapevole.
L’importanza della “parola”. Noi diventiamo le parole che ascoltiamo
Star bene presuppone un allenamento quotidiano con se stessi. Spesso diventa necessario rivolgersi a figure professionali, quali psicologi – psicoterapeuti, in grado di educare la persona a rinforzare i propri “muscoli emozionali e mentali”.
Altro strumento fondamentale che ci garantisce una mens sana in un corpore sano è la comunicazione efficace, il modo in cui comunichiamo con noi stessi e con chi ci sta intorno.
E’ molto importante essere consapevoli di quali parole riserviamo per la nostra anima, poiché la parola ha lo stesso potere fecondante della cellula seminale.
La parola che nutre il cervello dà origine a nuovi modi di vivere e di pensare. Ogni volta che parliamo è come se partorissimo di nuovo noi stessi e nuove realtà nel mondo che ci circonda.
Il filosofo russo Gurdjieff sosteneva che “noi diventiamo le parole che ascoltiamo”. In effetti, le cose stanno proprio così: le parole che ascoltiamo o che pronunciamo lasciano una traccia in noi. Tutte le parole, ed in particolare quelle sbagliate, ci condizionano, seminando scorie, generando atteggiamenti distorti e “storpiature” che ci complicano l’esistenza e ci intossicano la mente.
Ne consegue che è necessario arricchire il nostro vocabolario di parole potenzianti, positive e che ci motivino a dare il meglio di noi in ogni situazione in modo da restituirci quel senso di soddisfazione e di capacità che ci permette di mantenere una mens sana in un corpore sano!
“Ricorda che TU sei la persona più importante della tua vita…
Amati, Rispettati, Credi in te e non smettere mai di sognare!”