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Non abbandoniamo i nostri amici una seconda volta

Non abbandoniamo i nostri amici una seconda volta

Con l’arrivo del periodo estivo gli animali che vengono DIMENTICATI per le strade o nei luoghi di villeggiatura, purtroppo, sono ancora tanti e le cause che portano al compimento di questo reato, perché di reato si tratta, sono molto spesso futili.

Gli amici che rallegrano le nostre case tutto l’anno, diventano un problema da gestire all’arrivo della bella stagione.

L’albergo scelto per trascorrere le nostre “ meritate “ vacanze,  non accetta i piccoli amici a quattro zampe, si ritiene che sia troppo difficile o costoso prendersi cura di loro durante i giorni di vacanza, dimostrando troppa leggerezza al momento dell’assunzione delle nostre responsabilità; allora per ovviare al problema, senza scrupolo,  ci si libera del cane o del gatto nel modo più drastico.

Cosa fare nel caso in cui si ritrova una bestiola abbandonata e cosa dice la legge:

SE SI TROVA UN CANE O UN GATTO FERITO è necessario, se le condizioni lo permettono, avvicinarlo con cautela e tranquillità, evitando la somministrazione di farmaci (ricordo che i farmaci che vanno bene per noi, non sempre vanno bene per gli animali) di cibo e  di acqua.

Subito dal veterinario. Per evitare di peggiorare eventuali traumi o fratture appoggiarlo su qualcosa di rigido che funga da barella. Rivolgiamoci al Servizio Veterinario dell’ASL di competenza territoriale.

I Servizi Veterinari delle ASL devono avere una reperibilità notturna e festiva e sono obbligati a intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà. Il mancato intervento è denunciabile perché si tratta di un pubblico servizio.

La piattaforma www.struttureveterinarie.it, realizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani (FNOVI) in collaborazione con ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) è la prima e unica anagrafe ufficiale, georeferenziata, delle strutture veterinarie autorizzate, pubbliche e private che si sono registrate.

Un servizio di pubblica utilità, gratuito e  scaricabile anche su smartphone, tablet e navigatori satellitari, che permette di rintracciare la struttura veterinaria più vicina.

SE SI TROVA UN CANE VAGANTE (NON FERITO) è necessario avvicinarlo senza spaventarlo, mai in maniera diretta e rapida. Accucciarsi e prestare attenzione ai suoi segnali. Denti scoperti, ringhi, pelo irto devono metterci in allarme. Nei casi più difficili, se il cane è molto impaurito e diffidente, è meglio non avvicinarsi e far intervenire gli esperti del canile o della ASL.

Controllare se è provvisto di medaglietta e/o tatuaggio sulla coscia destra o nell’orecchio destro; potrebbe avere il microchip ma questo lo si può capire solo con un lettore apposito.

Se non scorgiamo la medaglietta recante il numero di telefono o qualsiasi altra informazione sull’amato proprietario, è obbligatorio denunciarne il ritrovamento presso una forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario dell’ASL.

La denuncia certificherà peraltro la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono.

Il cane vagante sarà consegnato, unitamente al verbale della Pubblica Autorità, alla struttura di accoglienza – pubblica o privata convenzionata – competente per territorio ovvero al canile/gattile municipale o convenzionato con il Comune.

Se il cane si trova su una sede stradale o nei pressi e può essere un pericolo per sé e per gli altri chiamate immediatamente la Polizia Stradale (113) o, per le strade urbane, la Polizia Locale presso il centralino del Comune o della Provincia.

 

SE DOVESSIMO INBATTERCI IN UN CUCCIOLOTTO,  resistete alla tentazione di riempirlo di coccole ed accertatevi che non ci sia la mamma nei paraggi, aspettate almeno un paio d’ore senza farvi vedere.

Verificato che il cucciolo è solo, fate attenzione poiché sono molto più delicati degli adulti e qualunque segno di malessere, come vomito o diarrea, deve mettere in allarme.

Ma anche se non presentano sintomi evidenti la prima cosa da fare è portarli dal veterinario, possono essere portatori di parassiti o affetti da qualche malattia.

A differenza del cane, il gatto non ha obbligo di iscrizione all’anagrafe e quindi non deve avere un contrassegno di riconoscimento. Solo i gatti che hanno il “Passaporto europeo per animali domestici” devono avere obbligatoriamente un microchip.

IN CASO DI INCIDENTE CON UN ANIMALE, Il nuovo Codice della Strada del 2010, che recepisce l’art. 189 del decreto legislativo 205/1992, dispone  che l’utente, ” in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti “, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno portando l’animale da un veterinario o, in caso di morte, avvisando le forze di polizia, esattamente come ci si comporta in caso di incidente con persone coinvolte.

Chi abbandona un animale commette un REATO e in base alla Legge 189/2004 che ha riformato l’articolo 727, prima parte, del Codice Penale, può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro.

Se assisti a un caso di abbandono denuncia alle autorità giudiziarie i colpevoli (Polizia di Stato, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Polizie Locali). Qualora non siano noti, raccogli tutti gli elementi necessari ad individuare i responsabili dell’abbandono ( numero di targa, mezzo usato, descrizione fisica e quanto di utile per la successiva identificazione ecc. ).

Il soccorso agli animali è un obbligo di legge. Chi non ottempera, incorre in una sanzione (come indicato dal Codice della strada) che va da 80 a 318 euro. Di più: eventuali responsabilità sotto il profilo penale possono anche essere accertate, come indica l’art. 544-ter del Codice penale.

Ricordiamoci infine che anche gli animali selvatici , hanno bisogno della nostra attenzione e cura, quindi, nel caso in cui si incontri un animale selvatico in difficoltà, bisogna contattare la Polizia Provinciale competente per territorio, oppure il Corpo Forestale dello Stato al numero unico nazionale 1515, che vi metterà in contatto con la stazione del Corpo Forestale più vicina al luogo di ritrovamento.

Per soccorsi in situazioni particolari  chiamiamo i Vigili del Fuoco al numero nazionale 115. Se l’animale selvatico è in mare chiamare la Guardia Costiera-Capitaneria di Porto al numero nazionale 1530 che per cetacei e tartarughe è in collegamento con strutture di ricovero e cura.

Se l’animale selvatico è considerato pericoloso, oltre a un forza di Polizia si deve chiamare il Servizio Veterinario ASL.

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