Gli acufeni sono fastidiosi fischi nell’orecchio, fruscii, ronzii o sibilii. Tra i trattamenti farmacologici convenzionali a disposizione segnaliamo anestetici locali, ansiolitici, antidepressivi, tossina botulinica. Sono spesso utilizzate anche terapie psicologiche basate sul rilassamento. L’acufene è facile da trattare e spesso si adottano tecniche per conviverci.
Un supporto utile è fornito dalla fitoterapia e dall’omeopatia. Uno dei rimedi è Calcarea carbonica, in soggetti obesi, sedentari e freddolosi; in questo caso si assocerà generalmente a vertigini, sudorazione fredda e pregresse otiti. China officinalis fu il primo rimedio sperimentato in caso di acufeni accompagnati da cefalea e nevralgie in soggetti con disturbi intestinali, insonnia e febbri periodiche. Coffea cruda è un rimedio i cui sintomi sono ipersensibilità, nervosismo ed iperreattività.
Il suo utilizzo in caso di acufeni è collegato alla grande sensibilità verso i rumori, nevralgie e ronzii. Nella cura degli acufeni provocati da cause auricolari, quali otiti croniche, specialmente quando lo si avverte a sinistra, peggiora durante la notte e migliora in presenza di un rumore reale di fondo, come quando si viaggia su un treno, il rimedio utilizzato è Graphites. Hyosciamus niger è utilizzabile nella cura degli acufeni collegati al sovraccarico temporo-mandibolare da eccessivo digrignamento notturno (bruxismo). Negli acufeni collegati specialmente a sinusiti e catarri tubarici è consigliato Kalium carbonicum, mentre Natrium sulphuricus cura acufeni secondari a pregressi traumi cranici o cervicali, che peggiorano con tempo umido e piovoso.